Visita ai frantoi dell'Alto Crotonese
Agli amanti dell’olio buono proponiamo una visita ai frantoi della provincia di Crotone, dove gustare il prelibato Olio Alto Crotonese DOP, una delle eccellenze dell’agroalimentare calabrese.
Un viaggio sulla scia dell’Oro di Calabria in un territorio che offre diverse bontà, oltre alla bellezza del litorale ionico lungo la Costa dei Saraceni, al quale guardano le colline presilane piantumate a uliveti secolari.
In questa terra, baciata dal sole sin dalle prime ore dell’alba, maturano alcune tra le varietà di olive calabresi più pregiate. Scopriamole insieme in un itinerario tra i frantoi dell’Alto Crotonese.
L’olio extravergine di oliva Alto Crotonese DOP
La storia dell’Alto Crotonese DOP vanta origini millenarie, come quella della terra da cui nasce.
La prima produzione risale alle popolazioni enotrie o pelasgiche che abitavano qui già nel XVI secolo a.C., mentre il miglioramento delle tecniche di coltivazione si deve all’arrivo dei monaci basiliani dall’Oriente (VI secolo), come testimonia il ritrovamento di reperti rinvenuti in alcuni dei frantoi più antichi.
Oggi l’olio extravergine di oliva Alto Crotonese DOP è ottenuto dai frutti dell’oliva di varietà Carolea (altre varietà consentite nella dose del 30% sono Pennulara, Borgese, Leccino, Tonda di Strongoli e Rossanese).
La zona di produzione e trasformazione dell’Alto Crotonese DOP comprende i Comuni della provincia di Crotone che aderiscono al Consorzio di Tutela Olio DOP Alto Crotonese, dove la raccolta avviene direttamente sulla pianta (manualmente o meccanicamente) a partire dall’inizio della maturazione ed entro il 31 dicembre di ogni anno.

Le olive, intatte e selezionate, non subiscono alcun trattamento fino alla molitura, che deve avvenire entro due giorni dalla raccolta.
Dalla molitura si ottiene l’olio extravergine di oliva Alto Crotonese DOP, un prodotto dalle elevate proprietà organolettiche che si distingue alla vista, al profumo e al palato per le sue caratteristiche inconfondibili: il colore cangiante, dal giallo paglierino al verde chiaro, l’odore delicato e il sapore leggermente fruttato.
In cucina l’Alto Crotonese DOP va consumato entro 4-6 mesi dalla spremitura, per goderne la massima espressione. Particolarmente adatto nelle degustazioni a crudo, sulle bruschette, il pesce e le insalate, si rivela un ingrediente chiave anche in cottura, come condimento di sughi e conserve, oltre che nei piatti tipici della cucina calabrese e nazionale.
Itinerario tra frantoi e bellezze del territorio
La zona di produzione dell’Alto Crotonese DOP comprende i Comuni di Castelsilano, Cerenzia, Pallagorio, San Nicola dell’Alto, Savelli e Verzino.
In queste località è possibile prenotare visite guidate con degustazione ai principali frantoi e scoprire le bellezze del territorio in un itinerario che attraversa mare, collina e borghi.