Nella Riviera dei Cedri, alla scoperta del Cedro di Calabria

Accomunati dal profumo inebriante del Cedro di Calabria DOP, i paesi della costa e i borghi pedemontani della Riviera dei Cedri offrono un itinerario perfetto a chi desidera scoprire le bellezze dell’Alto Tirreno cosentino e le proprietà di un agrume autoctono.

Scopriamo insieme la storia, il territorio e gli usi di un frutto antico attraverso un itinerario dedicato.  

Il Cedro di Calabria DOP

Quali sono le caratteristiche del Cedro di Calabria e cosa lo rende così speciale? 

La particolare varietà del cedro calabrese è la Citrus Medica (della famiglia delle Rutacee), anche nota come Cedro liscio diamante, cultivar autoctona della Riviera dei Cedri a marchio DOP

Il nome deriva dalla buccia liscia e lucente come un diamante, il cui colore varia dal giallo al verde intenso. La forma è allungata e il peso può raggiungere anche 1 Kg. La pianta è molto delicata, bisognosa di un clima mite, acqua e riparo dal freddo. 

Cedro DOP
Antonio Renda

Il Cedro di Calabria non è commestibile al naturale ma ha bisogno di essere lavorato, poiché la polpa è poco succosa e ha un gusto acidulo. In gastronomia il cedro viene candito e utilizzato nei dolci natalizi e in generale nell’industria dolciaria, oltre che in quella cosmetica. 

La pianta fiorisce tutto l’anno ma la raccolta principale avviene nel periodo che va da metà ottobre a metà dicembre. La raccolta tardiva (febbraio/aprile) è invece quella compiuta ogni anno dai rabbini per la festa ebraica del Sukkot

Questa festa, nota anche come Festa delle Capanne, prevede l’utilizzo di alcuni vegetali tra i quali l’etrog, il cedro, nella variante più pregiata, ovvero il Cedro di Calabria DOP

Immergersi nella Riviera dei Cedri

Cosa vedere, fare e assaggiare in un itinerario perfetto lungo la Riviera dei Cedri? Ecco le tappe imperdibili.